di Guido Di Stefano
Pura fantascienza? Trito complottismo? Chiacchiere da bar? Ineludibile avvenire? Insomma l’umanità come tale avrà ancora un futuro?
Non può darci esaurienti risposte la storia: la “damnatio memoriae” di ogni epoca e “impero” le ha inflitto ripetute mutilazioni che ancora sanguinanti aspettano giustizia; gli infiniti e neri veli dei segreti di stato da sempre nascondono, oltre ogni ragionevole tempo e motivazioni, la luce della verità e delle colpe.
Non conosceremo mai i nomi di chi ha “ordito” ben due conflitti mondiali! Non conosceremo mai i nomi dei registi del caos mondiale in atto! Possiamo ipotizzare appoggiandoci a dichiarazioni arroganti lanciate nell’orgasmo di autoeccitante esaltazione, “frammenti” sfuggiti a ogni censura, al repentino succedersi di cause dichiarate (ma saranno vere quelle tramandate?) ed effetti letali, alla “pretestuosa-immotivata-immeritata” leadership di pochi oligarchi uniti da un tale delirio di onnipotenza che li spinge a creare mari di sangue in cui tuffarsi e inebriarsi.
Intanto siamo tutti qui, consapevoli o meno, ad affrontare l’avanzata della globalizzazione, per lo più invocata ipocritamente come nuovo ordine mondiale.
Ci sentiamo completamente impotenti ma proviamo a destare le coscienze! Chissà spesso i granellini di sabbia bloccano armi, mezzi, strumenti più sofisticati. E, come qualcuno ha detto prima di noi, una pulce non ha la forza per fare deragliare un treno ma può tormentare con i morsi il macchinista.
Il disegno di una stretta oligarchia al vertice della piramide mondiale comincia a concretizzarsi (o forse a smascherarsi) all’affacciarsi del ventesimo secolo. Scienza e tecnologia “volavano” alte mettendo al servizio dell’umanità (era nelle pie intenzioni) mezzi e strumenti inimmaginabili, tutta roba passata immediatamente sotto il ferreo controllo degli aspiranti oppressori dell’umanità.
Così sempre più marcato è diventato il divario tra chi dona e chi sfrutta.
Il cammino verso l’ambito neo-colonialismo segue dei percorsi obbligati e spogli di ogni asperità e ostacolo, quali possono essere le identità culturali, religiose, nazionali, tutti i bagagli sociali posseduti, ecc. e con essi sogni, speranze, certezze, dignità, rispetto, comprensione, verità. Tutti e il tutto deve essere livellato verso il basso e polverizzato: tanto per esemplificare la finissima argilla prende rapidamente la forma imposta dal vasaio.
Onde per cui il lungo e faticoso (per i popoli) cammino verso la dittatura globale ha imposto tante ardue prove per il passaggio dalla teoria alla pratica.
Repentine crisi economiche finanziarie e guerre. Guerre per ridisegnare l’Europa, l’Africa, l’Oriente della nostra zolla continentale. Avete notato che non hanno mai corsi rischi i confini delle nazioni del “yes”? Come si suol dire vivono (o meglio prosperano) in sicure e felici (?) “isole”
Sempre lontane dai teatri degli ultimi secoli di guerre! Strano: guerre sempre esplose (o incoraggiate) presso tutti gli stati che gravitano (almeno a qualche migliaio di chilometri) attorno al “mare nostrum”! Vero è che i Nipponici operarono nel Pacifico ma “sopra” gli altri Asiatici e ben lontani dall’America yankee.
È proprio vero: è un piacevole passatempo guerreggiare sui campi degli altri. Se poi si guerreggia per procura si è al top della diabolicità. E poi non è strano che i nemici, i cattivi, i maligni si trovano sempre a est di chi urla più forte e non staziona nei luoghi illuminati dalla verità ma predilige l’ombra dell’equivoco o la tenebra della menzogna. Non sarà che i fruitori delle porte degli inferi (non potendo le loro porte prevalere) stanno distruggendo le porte dei cieli?
E poi che stranezze: tutti gli organismi di controllo (e governo) internazionali di qualsiasi formazione, indirizzo e grado risiedono presso gli “yes” o in località fedeli agli yes.
E poi forse il “meglio” (o molto peggio) è ben nascosto sotto gli occhi del mondo intero.. La bramosia del nuovo ordine mondiale fu enunciata espressamente dal mondo plutocratico. Tutta farina del sacco degli insaziabili “Paperoni” ricchi sfondati?
Dicevano i nostri padri : “se non puoi vincere alleati”; con il preciso intendimento di conquistare e dominare dall’interno il nemico o quanto meno di non essere soli contro tutti.
Siamo convinti che il denaro da solo non è tutto e la storia ne ha più volte ha dimostrato caducità. Utilizzato per acquisire come alleati (o meglio per controllare e dominare) i poteri della politica, degli eserciti, delle religiosi, della cultura, della scienza, del libero pensiero, delle identità , dei nazionalismi, insomma di tutto ciò che è o induce “differenza”, allora diventa un pericolo apocalittico per l’umanità e tutto il creato.
Appesantiti dai metalli menti, anime, cuori affondano nell’immenso e tetro pelago dei metalli: qualunque sia la loro origine, il loro riferimento, le loro finalità dichiarate. Paradossalmente tutti nel “blaterare” di universalità si atteggiano a paladini dei più nobili ideali, giurando e spergiurando su tutto e sul Creatore di tutto.
E come se non bastasse sembra che già tutte le loro azioni e parole si manifestano come comuni sintomi del delirio di onnipotenza: minaccino, processano, giudicano, puniscono, uccidono come se esercitassero un potere loro attribuito (sembra vorrebbero dire) forse per volontà divina.
Abbiamo caos, abbiamo guerre, morti, malattie, fame, miseria: e loro tutti gli onnipotenti (convinti di essere eterni e inamovibili) o meglio gli adoratori del nuovo ordine mondiale ci propinano le solite frasi fatte e stantie, buone per qualsiasi occasione nefasta.
Tuonano contro ogni forma di razzismo e contro le “guerre” di religione: ma a noi sembrano decisamente razzisti e propensi agli scontri religiosi. Non è forse vero che che esistono molte discriminazioni contro gli indigeni di Sicilia, d’Italia, d’Europa? Non è forse vero che la troppa accondiscendenza induce i nostri vertici (?) a nascondere e calpestare anche le più innocenti manifestazioni culturali e religiose?
Non è forse vero che le etnie e i popoli i cui capi politici e religiosi non hanno voluto “baciare i piedi” ai divini (o meschini?) occidentali sono quotidianamente demonizzati, vessati, “condannati”? Serbia, Iraq, Libia, Siria, Russia, Cina, Nord Corea, ecc. docent. Ma chi sono i nostri “non rappresentanti” occidentali per ergersi a giudici, dispensatori di dubbie assoluzioni e/o condanne mortali?
Chissà perché la giustizia penale internazionale ha assolto per esempio qualche malvagio (NATO-mediatico) delle terre ex-Jugoslavia!
E chissà perché in qualche processo simbolico internazionale (Kuala Lumpur War Crimes Commission) elementi di spicco delle terre del yes sono stati giudicati colpevoli di crimini gravi e vari.
E chissà perché un personaggio che non è Cesare lo ha cinicamente parafrasato irridendo la morte di Gheddafi illustre vittima della nuova tirannia occidentale.
Già non c’è una guerra di religione in corso ed è vero: c’è solamente una guerra che il globalismo del nuovo ordine mondiale ha astutamente scatenato contro ogni istituzione e ogni uomo libero religioso o laico che osi mettere in dubbio la sacralità del nuovo ordine mondiale e la titolarità del relativo potere, che spetterà in ogni caso agli eletti, siano essi di estrazione plutocratica, politica o religiosa, purché solidali negli intenti di dominio e pronti a coprire le loro malefatte al grido “lo vuole Lui”.
Allo stato attuale non basta più il detto “pecunia non olet” attribuito a Vespasiano
Parafrasando un vecchio detto è più indicativo dire “al suono dei metalli perdono la fede i pastori, la giustizia i re (governanti), ogni virtù le genti” .
I “metalli” sono diventati “il tutto, il principio e la fine, l’alfa e l’omega” le fondamenta, le mura, il tempio del nuovo ordine mondiale: chi non ha fede e non crede è un malvagio nemico da eliminare, poiché i buoni sottomessi (servi o schiavi) credono alle dogmatiche (non) verità degli altissimi signori della casa dell’oro.
Immaginiamo come potrebbe essere strutturato il vertice del nuovo ordine mondiale.
Un senato auto-referenziale avocherebbe a sé i poteri esecutivo, legislativo e giudiziario: con la saggia motivazione di evitare inutili ritardi e prevenire conflitti di competenza tra organi diversi ed estranei. Detto senato potrebbe essere composto da 120 membri per i plutocrati + 120 membri per gli esponenti religiosi + 120 membri per i rappresentanti di istituzioni sagge, illuminate, universalistiche. Tutti affiatati e sodali “appassionatamente” per tenere al pascolo l’umanità unita e pur sempre divisa in greggi o armenti sacrificabili. L’assemblea dei 360 individuerebbe al suo interno il “primus inter pares” e i suoi collaboratori: titoli preferenziali il possesso dei titoli per l’appartenenza ad almeno due dei tre ordini.
Ma per il conferimento del titolo democratico al nuovo impero deve essere presente almeno un organo elettivo e meritocratico: ed eccovi servito il parlamento frutto di elezioni (libere o pilotate poco importa) e di designazioni eccellenti. Anche esso sarebbe composto da 360 membri di cui 240 politici scelti dai popoli (in libere, ma non troppo, votazioni), 60 premi Nobel e 60 espressi dalla libera volontà di idonee macrocategorie. I compiti del parlamento dei popoli sarebbero essenzialmente “propositivi” , “conoscitivi” e divulgativi nel duplice collegamento tra la base e il vertice della piramide mondiale.
Ovviamente il controllo delle masse dovrà fruire di tutti i mezzi, armi e strumenti che libera scienza e libera tecnologia potranno (più dovranno che vorranno) mettere a disposizione della nuova divinità e dei suoi ministri di culto.
Dall’alto ci ricorderanno e documenteranno sempre che l’essere umano “non controllato” è piuttosto incline alla corruzione e al tradimento: chissà magari ci ridipingeranno qualche “grande” moderno e/o contemporaneo.
Ma no! Quali fantasticherie stiamo scrivendo? Magari ci sbagliamo!
Eppure c’è già gente (senza distinzione di religione, razza e sesso) che, ponendosi al di sopra di ogni legge e precetto, processa, giudica e condanna i vivi e i morti,” iudicio suo consentientibus hominibus bonae voluntatis” (a propria discrezione con il beneplacito degli uomini (detti) di buona volontà)…
E si parla troppo di microchip atti a telecontrollare le funzioni vitali dei comuni mortali.
Adamo, Adamo dove sei?